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Costruire ponti...

Diversi punti di vista: Lucca, Danimarca e Istanbul

· Europa,Italia,Danimarca,Ponti,Istanbul

Dalla notte dei tempi i ponti sono espressione del desiderio umano di unire due sponde di qualcosa: un fiume, uno stretto di mare, un crepaccio su una montagna, un'isola alla terraferma, o addirittura due continenti.

Le tecniche ingegneristiche e architettoniche sono naturalmente evolute nel corso della storia, portandoci esempi di ponti molto diversi tra loro.

Ultimamente infatti mi sono imbattuto in più occasioni in ponti molto particolari.

Eccoli!

Ponte del Diavolo (Borgo a Mozzano, Lucca)

Ecco il “Ponte della Maddalena” anche chiamato “Ponte del Diavolo”, sul fiume Serchio a Borgo a Mozzano, in Garfagnana, provincia di Lucca.

Si tratta di un ponte di pietra costruito per volontà di Matilde di Canossa nel XII secolo, per unire e due sponde del fiume Serchio.

A causa della sua architettura e dell'arco centrale ardito, quasi inumano, venne chiamato "Ponte del Diavolo" (come peraltro molti altri ponti nel mondo).

Ad esso sono legati numerosi racconti...

“La leggenda narra del capo muratore impegnato nella costruzione del Ponte che era molto preoccupato del ritardo accumulato nella stessa opera, date le continue ed impetuose piene del fiume. Una sera preso dalla disperazione cominciò a pronunciare sacrilegi tali da evocare Satana. Allora il Diavolo disse al capomastro che avrebbe completato lui stesso l'opera in una sola notte in cambio della prima anima che avesse attraversato il Ponte. Il capo muratore accettò e la costruzione fu ultimata. Il capomastro, disperato per l'imminenza del pesante tributo al Diavolo, corse dal Parroco del paese, il quale, ascoltata la confessione, escogitò uno stratagemma: fece attraversare il Ponte ad un cane, il Diavolo infuriato per il gesto scaltro lo prese e si buttò nelle acque del fiume senza mai più farsi rivedere. Si racconta inoltre che il cane, un pastore maremmano del tutto bianco, ogni tanto si veda passeggiare sul ponte nelle ultime sere di ottobre che rappresenti il diavolo che ancora cerca l'anima del capocantiere. Si dice anche di poter osservare sul fondo del fiume il corpo pietrificato del povero animale.”
(Cit. Wikipedia)

Attraversa il ponte a piedi è molto affascinante, anche un po' inquietante: sale ripido verso il centro dell'arco, con un'altezza notevole rispetto al bacino del fiume...

Molto bello...

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Storebæltsbroen: il ponte sospeso sul Grande Belt (Danimarca)

Il ponte sul Grande Belt si trova in Danimarca e collega le isole di Fionia e di Selandia attraverso lo stretto di mare del Grande Belt.
E' un ponte sospeso lungo 6790 m ed ha la terza più lunga campata principale (1,6 km) al mondo, la più lunga al di fuori dell'Asia.

Si tratta di un'opera notevole sotto il profilo ingegneristico, ed è stato inaugurato nel 1998.

Prima della costruzione del ponte, l'attraversamento dello stretto richiedeva circa un'ora usando il traghetto, mentre ora il ponte si percorre in circa 15 minuti.

L'attraversamento del ponte è piuttosto inquietante: quando sono passato il clima era pessimo, ventoso e piovoso.

Le raffiche di vento spostavano la macchina verso la mia sinistra, verso il centro del ponte, e il mare agitato sotto il ponte si faceva sentire...

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Il Ponte Fatih Sultan Mehmet sul Bosforo

E qui addirittura l'uomo non si limita a collegare due isole, ma addirittura due continenti.

Il ponte Fatih Sultan Mehmet a Istanbul unisce l'Europa all'Asia attraverso lo stretto del Bosforo ed è il secondo ponte di Istanbul sul Bosforo.

E' lungo 1510 m ed ha un'altezza di oltre 100 m sullo stretto.

Penso che attraversare il ponte sul Bosforo sia simbolicamente unico: vedere il cartello "ASIA" o "EUROPA" (in base alla direzione) fa ritornare alle imprese di Alessandro Magno o degli altri condottieri che hanno per secoli lasciato il segno del loro passaggio tra i due continenti.

Unico.

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(C) 2019 Testi, foto e video by Massimo Caliari