Qualche settimana fa ho terminato la visione della serie TV "Narcos: Mexico" su Netflix.
Devo dire che mi è molto piaciuta: la recitazione, gli scenari messicani, le musiche.
Naturalmente è piuttosto violenta, e mi ha molto inquietato che la fiction sia tratta da fatti realmente accaduti: la corruzione delle forze di polizia, gli appoggi politici, i regolamenti di conti...
Dopo alcuni giorni, mi ha telefonato Michele, il mio agente del Messico, al quale ho detto: "io in Messico non verrò mai più, troppo pericoloso".
Lui: "E perchè?"
"Ho appena terminato la serie Narcos Mexico... voi in Messico siete matti: teste mozzate, esecuzioni... no non fa per me!"
"Massimo, ma quella è finzione... la realtà è molto peggio... ti mando alcuni video che stanno circolando qui in Messico relativi al tentativo di cattura del figlio di El Chapo a ottobre"
E così mi ha invato alcuni video, che ripropongo nel video in questa pagina.
Si tratta dei fatti del 19/10/2019, quando la polizia messicana ha tentato l’arresto del figlio di “El Chapo” a Culiacán, nella provincia di Sinaloa.
La polizia è stata costretta a rilasciarlo a causa dell’intervento delle forze del “Cartello”, che hanno scatenato una guerriglia che ha messo a ferro e fuoco la città per tre ore.
I video che seguono testimoniano la guerriglia tra forze di polizia e le milizie del cartello.
E' possibile che una organizzazione criminale sia più organizzata sul territorio delle forze governative?
Dove:
Culiacán
Provincia di Sinaloa, Mexico
(C) 2020, testo foto e video by Massimo Caliari