Come sappiamo, gli effetti del covid e del conseguente lockdown si riflettono nel quasi totale azzeramento del traffico aereo, almeno in Italia.
Questa notizia è stata spesso riportata dalla stampa e dai media, ma è molto diverso sentire una notizia o viverla di persona.
Ieri sono partito da Malpensa per una trasferta di lavoro, e mi sono trovato in un aeroporto deserto, con appena una ventina di voli in partenza in mezza giornata.
È davvero impressionante vedere gli spazi normalmente brulicanti di persone e vibranti di vita completamente vuoti... la sensazione ricorda da vicino le scene di serie tv apocalittiche, alla "The Walking Dead" per intenderci.
Nel video si vede l'area dei check-in, praticamente deserta, ma ancora più sconvolgente è la zona commerciale del terminal, dove ci sono il duty free ed i vari negozi: secondo disposizione di legge, tutti i negozi sono chiusi ad eccezione di un bar e di un'edicola.
A questo proposito, è davvero curioso il contrasto con l'aeroporto di Istanbul, destinazione del mio viaggio, dove il duty free ed i negozi sono aperti, per non parlare del tabellone voli che prevede partenze ogni 5 minuti.
E' vero che Turkish è un vettore che collega moltissime destinazioni, ma questa situazione da un lato testimonia il ruolo marginale del nostro traffico aereo, dall'altro le scelte politiche molto diverse che da noi hanno portato alla chiusura totale (senza peraltro farci ottenere numeri "pandemici" migliori rispetto altre nazioni, anzi).
La catastrofe che porta con sé questo approccio di chiusura totale ci porrà a breve di fronte ad un dilemma politico, sociale ed economico: cioè se sia meglio morire di fame o morire di covid.
Non sono pessimista, guardate il video.
(C) 2020 testo e video by Massimo Caliari