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La Sagrada Familia, il capolavoro (incompiuto, per ora) di Antoni Gaudí​

· Gaudì,Barcellona,Spagna,Europa,Arte

Sagrada Familia.

Basta il suo nome per visualizzare la sua forma, le sue guglie ardite.

Un capolavoro pazzesco, IL capolavoro del maestro Gaudí.

Si potrebbero scrivere volumi interi su questa chiesa, su ogni aspetto della costruzione, sulla simbologia...

In questo post vorrei soffermarmi su alcuni dettagli che mi hanno colpito.

La Sagrada Familia, vista dalla facciata della Passione

Ho avuto la fortuna di visitare la Sagrada Familia più volte, ed ogni volta è stata una emozione nuova: la tonalità della luce che cambia in base alla posizione del sole, il dettaglio di una statua...

Ma entriamo un po' di più in questo gioiello.

Il progetto di Gaudí

Il maestro Antoni Gaudí subentro nella direzione dei lavori del "Templo Expiatorio de la Sagrada Familia", questo il nome completo, nel 1883.

Il progetto risaliva al 1877 e prevedeva una chiesa di stile neogotico.

La costruzione iniziò nel 1882 e l'anno successivo venne affidata a Gaudí, a causa delle dimissioni del precedente direttore dei lavori.

Gaudí stravolse completamente il progetto originale (tranne la cripta), immaginando una slanciata costruzione che racchiudesse la sua concezione di arte organica, con linee curve e slanciate che richiamano le forme della natura e un largo uso del suo bellissimo arco catenario (qui il post dedicato): la Sagrada Familia venne ideata proprio specchiando un insieme di archi catenari, come si può vedere in questo video.

Ma soprattutto, la Sagrada Familia rappresentò per Gaudí una vera e propria catechesi a cielo aperto, la rappresentazione della summa della teologia cristiana: l'intera "Storia della Salvezza" si compendia nella storia della Sacra Famiglia di Nazareth (la famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria), e la basilica è un percorso sensoriale nella storia della Sacra Famiglia, partendo dalla Facciata della Natività, passando per la Facciata della Passione per poi giungere alla Facciata della Gloria (attualmente in costruzione).

Tutti gli elementi della basilica rimandano ai fondamenti teologici della fede cristiana: il Padre Nostro, il Credo, le virtù teologali, i sacramenti, ecc.

Che sia chiaro: non è possibile tentare di entrare nella comprensione della Sagrada Familia senza entrare nella conoscenza della Fede cristiana.

Infatti Gaudí, oltre che un genio assoluto, visionario e ardito, fu un cristiano, umile, modesto, austero e devoto. Tutta la sua opera fu volta alla scoperta del mistero di Dio, le cui orme sono nella bellezza Natura (vedi il post "Gaudí, l'architetto di Dio").

Gaudí dedicò 43 anni della sua vita a quest'opera, fino alla morte improvvisa avvenuta nel 1926.

La costruzione oggi

La Sagrada Familia è una costruzione rivoluzionaria.

Gaudí immaginò una chiesa che raggiungesse altezze vertiginose (172.5 m) senza l'utilizzo di contrafforti, ma facendo ricorso all'arco catenario, alle colonne inclinate delle facciate e alle volte a iperboloide della navata.

Infatti il problema principale è scaricare a terra il peso della selva di torri e campanili che la caratterizzano: 4 campanili per ogni facciata (totale 12: gli apostoli), 4 torri per gli evangelisti, la torre di Maria e la torre di Gesù (il punto più alto, come detto 172.5 m, volutamente più bassa del monte Montjuic, perché un'opera umana non superasse in altezza l'opera di Dio).

Consiglio la visione di questo video, tratto dalla serie "Giga strutture", che mostra l'incredibile sforzo ingegneristico per realizzare questa costruzione, e tradurre in realtà la visione di Gaudí.

La costruzione dovrebbe essere terminata nel 2026, in occasione del centenario della morte di Gaudí.

La facciata della Natività

Il percorso della visita alla basilica incomincia ovviamente dall'inizio della vita di Cristo, cioè dalla Facciata della Natività.

Una facciata barocca, ricchissima di sculture e simbologie: qui l'elemento dominante è la vitalità, l'allegria, la bellezza.

Qui si trovano il gruppo scultoreo della Natività, dell'Adorazione dei Magi, del Battesimo di Gesù, oltre che una infinità di altri simboli.

Su questa facciata si trovano i portici della Fede, della Speranza e della Carità (le "virtù teologali"), attraverso i quali si accede alla navata.

L'interno della basilica

Una volta varcato il portico esterno si entra nella basilica: magnifica, luminosa, slanciata.

Le altissime colonne che sostengono la volta sembrano una foresta: queste particolari colonne con sommità iperboliche sono la soluzione tecnica per sostenere il peso delle torri senza necessità di contrafforti.

All'interno si trovano elementi architettonici notevoli, come il crocifisso sospeso.

Sul lato sud si trova il portone del Padre Nostro, realizzato da Subirachs (come la Facciata della Passione): su questo grande portone di bronzo si trova inciso a rilievo il testo del Padre Nostro in lingua catalana.

La navata è illuminata dalle grande finestre, e la tonalità dei colori cambia in continuazione, in base alla posizione del sole nelle ore del giorno: colori più freddi alla mattina, quando il sole si trova sul lato est (facciata della Natività), colori accessi, giallo e rosso, alla sera, quando il sole si sposta ad occidente (facciata della Passione).

Un effetto policromo incredibile: non vedrete mai una Sagrada Familia uguale.

La facciata della Passione

Ad occidente si trova la facciata della Passione, a conclusione della vita terrena di Gesù, iniziata con la Natività.

Si esce sul sagrato occidentale attraversando la porta del Vangelo (una delle tre porte, insieme a quella della Corona di Spine e quella del Getsemani, che sono diametralmente opposte alle tre porte della facciata della Natività).

La porta del Vangelo è meravigliosa: due enormi battenti di bronzo, sui quali è inciso a rilievo il vangelo della Passione di Cristo.

Si accede poi al sagrato e da qui si può ammirare, anzi si "entra" fisicamente nella Passione di Cristo.

Le sculture di Josep Maria Subirachs sono volutamente scarne e spigolose, trasmettono una grande sofferenza e tristezza.

Non c'è spazio in questa facciata per gli abbellimenti barocchi, per l'allegria.

Qui entriamo nella sofferenza del Figlio di Dio, che accetta di morire per i nostri peccati.

L'intera facciata ha un movimento dinamico, crescente ed ascendente ad S: parte dall'ultima cena e dal tradimento di Giuda nel Getsemani, per passare per la flagellazione, il processo davanti a Ponzio Pilato, l' Ecce Homo, la Via Crucis, la Veronica, la Crocifissione.

Questa ascesa nella sofferenza di Cristo è realizzata in un portico sostenuto da colonne inclinate, simili a ossa o a tendini scarnificati.

Impatto drammatico, tremendo, un pugno nello stomaco.

 

Se vuoi approfondire la visita alla facciata della Passione, ecco il link al post dedicato.

La facciata della Gloria

Ancora in fase di realizzazione, rappresenterà il terzo momento della vita di Gesù: la Resurrezione.

Un plastico all'ingresso della basilica mostra l'aspetto che avrà questa facciata.

Sarà il tripudio della vittoria della Vita sulla Morte.

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Conclusioni...

Forse avete capito che la visita alla Sagrada Familia mi ha profondamente coinvolto ed emozionato.

E' impossibile elencare l'infinità di dettagli, di simboli, di citazioni che sono presenti in questa meravigliosa costruzione...

In conclusione... non si può fare una conclusione: da vedere e rivedere, e rivedere, e rivedere...

In definitiva:

Non bastano le parole per questo capolavoro assoluto.

Assolutamente da visitare almeno una volta nella vita.

Dove:

Sagrada Familia

Barcellona

Spagna

Altri post nel blog su Gaudí e le sue opere:

(C) 2021 testo, foto e video by Massimo Caliari